ARTE
Il Quadro della SS.ma Annunziata
“Se per caso giungerete a S. Alessio in Aspromonte, non tralasciate di entrare nella chiesa
parrocchiale; non badate se troverete un oggetto d’oro prezioso entro un vaso di terracotta,
una gemma incastonata in verghetta di ferro: appressatevi all’altare maggiore ed osservate
il quadro in tavola rappresentante l’Annunciazione. L’animo, tratto da forma misteriosa,
si solleva, sentesi invaso da subita allegrezza e vorrebbe star sempre li a guardare”.
Queste parole furono scritte su Zagara nel 1882. La tavola dell’Annunziata, che misura
metri due per tre circa, è opera di Antonio Catalano, messinese, e fu dipinta nel 1598.
Questi dati sono attestati dalla scritta in basso a sinistra del dipinto, che dice
“ANTONIUS CATALANUS MESSANENSIS A.:1598 PINGEBAT;” e a destra
“D. COLETTA SARTIANI RECTORE HAEC IMACO FACTA EST.”
Le origini di questo crocifisso ligneo non sono ben conosciute. E’ quasi sicuramente
opera di un artista non calabrese, forse messinese come quell’Antonio Catalano
autore, nel 1598 su commissione del parroco Don Coletta Sartiano, della tavola della
SS.ma Annunziata. Le fonti bibliografiche, come il benemerito Padre Russo nella sua
“Storia dell’Arcidiocesi di Reggio”, e lo stesso restauratore Prof. Renato Amodeo,
datano l’opera tra il XVI ed il XVII secolo e le fonti archivistiche in nostro possesso
sembrano avvalorare questa tesi. Il crocifisso e la pala della SS.ma Annunziata
rappresentano i due massimi capolavori d’arte sacra presenti nella Chiesa di S. Alessio in Aspromonte.
Edicole Mariane
Altre opere d'arte
L' epigrafe a destra è databile al 1722 ed è stata apposta dagli eredi del sig.
Vincenzo Morisani, che avendo sposato una cittadina di S.Alessio in Aspromonte
fu legato affettivamente a questo centro aspromontano. A sua memoria, la fontana
di semplice fattura e di tipologia nota, subì probabilmente un successivo rifacimento
con un riutilizzo della suddetta epigrafe.
Murales
(a cura degli allievi dell'Accademia delle Belle Arti di Reggio Calabria)