Formazione

Le mie presentazioni in Power Point

Premessa:

Le presentazioni che seguono hanno lo scopo di contribuire ad accrescere e migliorare

conoscenze e competenze degli educatori (in modo particolare genitori e insegnanti) su specifici temi.

In questo periodo storico, fortemente segnato proprio dall' EMERGENZA EDUCATIVA, la famiglia

e la scuola sono costantemente chiamate in causa per mettere in atto la nobile arte di educare.

I temi e i contenuti proposti sono il frutto di studi, aggiornammenti professionali e di 40 anni di

servizio educativo svolto nelle scuole, nelle parrocchie, negli oratori e nell'associazionismo giovanile.

Pertanto, ho deciso di pubblicarle sul mio sito Internet e vogliono essere un omaggio e una consegna

per quanti sono impegnati nel difficile, impegnativo, ma anche prezioso e insostituibile ruolo di guida e

accompagnamento dei ragazzi e dei giovani. I ragazzi e i giovani credo che per crescere

e vivere bene abbiano bisogno di ricevere insegnamenti e testimonianze credibili, sani valori umani e

morali per aiutarli a spiccare il volo, in alto e con gioia, nel cielo della vita.

Religione cattolica
La Bibbia I Vangeli sinottici I Vangeli e gli autori Laudato si' Amoris laetitia
Il Concilio Vaticano II Cristus vivit Documento fratellanza umana Misericordia et misera Evangelii gaudium
Museo casa Don Bosco Don Bosco - Santo Sociale Carlo Acutis Dialogo interreligioso  

Preadolescenza
Amicizia e preadolescenza I preadolescenti un'età mistica Preadolescenza, tempo di cambiamenti Pubertà e preadolescenza La pubertà nei ragazzi
La pubertà nelle ragazze La sessualità spiegata ai ragazzi Parlare di sesso con i preadolescenti Lo sviluppo del preadolescente Il sesso lo imparo da Internet
Preadolescenza e autoerotismo Preadolescenza come affrontare rabbia e oppositività Preadolescenti e educazione sentimentale Vivere con un preadolescente

Adolescenza
Adolescenti italiani Adolescenti e la fede Adolescenti e religiosità Adolescenti e spiritualità Pianeta adolescenza
Adolescenti sempre più violenti, verso se stessi Adolescenza crescita sintomi problemi Adolescenza e autoerotismo Adolescenza e imprinting Adolescenza e lavoro part time
Adolescenza e lavoro Adolescenza e scuola Adolescenza e sport Adolescenti ossessionati dai like Amicizia e gruppo dei pari
Amore e amicizia Dare un senso al mondo dell’adolescente Hikikomori I segnali del disagio giovanile Il disagio adolescenziale
La domanda di sessualità degli adolescenti Sessualità e adolescenza Libertà senza futuro, adolescenti sempre più soli Adolescenti in crisi e viziati Adolescenza e maturità affettiva

Genitori
Genitori figli. Il dialogo difficile Equilibrio, libertà e regole Società senza padri, padre assente Il disagio infantile Imparare i linguaggi dell'amore
La serenità e la gioia Adolescenti e divorzio dei genitori Ogni figlio è uno spettacolo unico, 10 regole Come scegliere la scuola superiore La prima cotta degli adolescenti
L’educazione sessuale ma non solo ai tempi di Internet Non delegare ad Internet l'educazione sessuale dei figli Educazione all'affettività e pornografia Tutelare i bambini dalla pedofilia Un figlio a tutti i costi
Adozioni, alleanza per il rilancio Essere genitori oggi Educare la responsabilità L’educazione dei figli  

Educazione, società e cultura
Adolescenza e bambini soldato Agenda 2030 Allarme plastica Bullismo, cyberbullismo Che cos'è l'antisemitismo
Cosa afferma la teoria del gender Dipendenza digitale Gender theories Gioco d'azzardo e ludopatia Immigrati, accoglienza, integrazione
L’educatore cristiano La formazione dell'animatore dei preadolescenti La Shoah La sofferenza degli animali L'educatore. Colui che accompagna
Lobby LGBT Mondo reale e virtuale Nell'educazione un tesoro Origini della teoria gender Povertà educativa in Italia
Sfruttamento lavoro minorile Sfruttamento sessuale minorile Spose bambine Carta dei diritti dell' infanzia Droghe
Il bullismo La bonta' L’autostima Emergenza educativa I segnali del disagio giovanile
Gender Lettera da Roma L'animazione è cosa di cuore Il Primato della persona  

Bioetica
Bioetica cattolica e bioetica laica Cure palliative e terapia del dolore Differenziamento cellulare Disforia di genere in età evolutiva Etica dei trapianti di organi
Gametogenesi I principi della bioetica La divisione cellulare La genetica Le cellule staminali
Legge sul testamento biologico Maternità surrogata Morte cerebrale Tecniche di PMA Procreazione responsabile
L'embrione umano Trapianto organi Aborto Biotecnologie Aids
Sperimentazione animale Introduzione alla bioetica Intersex Sviluppo del farmaco RU486
Eutanasia        

Sessuologia
Anatomia dell'apparato riproduttivo maschile Anatomia apparato genitale femminile Apparato riproduttore Ciclo ovarico in breve Determinazione sessuale e intersessualità
Fecondazione, gravidanza, parto Ghiandole, cellule, ormoni sessuali femminili Ghiandole, cellule, ormoni sessuali maschili Giovani, contraccezione e MST Infertilità maschile e femminile
La divisione cellulare La prima settimana Procreazione responsabile Questioni etiche di inzio vita Circoncisione

Campo scuola preadolescenti

Un po' di storia:

In seguito al mio ritorno in Calabria (1988), nell’anno 1992 iniziai la collaborazione con l’oratorio salesiano

delle FMA (Figlie di Maria Ausiliatrice) di Gallico, quartiere a nord di Reggio Calabria.

Sr. Marietta, responsabile dell’oratorio, mi chiese di prendermi cura della formazione dei ragazzi

con incontri settimanali. Insieme, organizzammo anche dei ritiri mensili a S. Alessio, ospitati nella

sala parrocchiale, con la partecipazione dei ragazzi del paese. Nacque una profonda amicizia, crebbero

le relazioni sociali tra i due gruppi e il nutrimento spirituale dei partecipanti. Dai ritiri mensili, vissuti con assiduità e

interesse da parte dei ragazzi, nacque l’idea di organizzare un campo scuola estivo a Gambarie con la

partecipazione annuale di oltre trenta preadolescenti provenienti dall'oratorio salesiano di Gallico e dalle

scuole medie del territorio dove io insegnavo religione. Col passare degli anni i ragazzi più grandi ebbero

la possibilità di sperimentare il servizio di animazione che poi durante l’anno avrebbero continuato a svolgere

all’oratorio di Gallico e nell’associazione don Bosco. Nei primi anni fummo ospitati presso la casa

canonica di Gambarie, suor Marietta e le ex-allieve Melina e Grazia curavano amorevolmente la preparazione

dei pasti ed erano per me motivo di sostegno e di accompagnamento nella conduzione del campo scuola.

In seguito, a causa di evidenti precarietà abitative, la sede del campo scuola divenne l’Hotel “Il Ritrovo”

della famiglia Romeo. Per anni, beneficiammo della generosità e dell’accoglienza riservataci da tutta la famiglia

che fece sentire ognuno di noi come a casa propria. Il campo scuola si svolse ininterrottamente dall’anno

1994 fino all’anno 2008. Intanto, nell’anno 2007 la madre ispettrice delle FMA ritirò le suore di Gallico e

l’oratorio passò sotto la gestione diretta della parrocchia. Questa decisione influì anche sulla prosecuzione

del campo scuola che si svolse per l'ultima volta nell'estate 2008. Dopo la partenza delle suore da Gallico fui

contattato dal parroco: don Francesco, il quale mi propose di assumere il ruolo di direttore dell'oratorio di Gallico,

riconoscendo e avendo apprezzato in passato le mie qualità organizzative e lo spirito salesiano che guidava

il mio servizio educativo con i giovani. Quel compito lo svolsi per due anni con molta determinazione e con

grande impegno. Riuscìi ad armonizzare le varie attività delle associazioni presenti nell’oratorio, favorendo una

transizione senza traumi.


Foto del campo scuola estivo di Gambarie
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Estate Ragazzi, un piccolo miracolo educativo

Un po' di storia:

La scintilla, che avrebbe dato l’avvio alle attività estive in terra di Calabria, scoccò nell’estate 1985, quando,

rivolgendomi al sindaco del tempo (Giambattista Sinicropi) feci notare come i giochi e i passatempi dei ragazzi

fossero vecchi e poco coinvolgenti. A quella osservazione il sindaco rispose: «Facci tu delle proposte che

l’amministrazione le sosterrà». Fu così che per l’estate 1986, nell’ambito della manifestazione: “Estate giovani”

furono organizzate tre attività: una rappresentazione teatrale dal titolo “Occhiali per vederci”,

un corso di chitarra (con la partecipazione di 12 ragazzi) e una serata musicale in piazza. Ad accompagnare

con le chitarre le canzoni dello spettacolo vennero da Torino due animatori dell’oratorio: Sergio Steffenino

e Fulvio Satta. Per l’estate 1987, dopo la felice e tanto apprezzata esperienza dell’anno precedente, con

la cooperativa “Aggancio” di Torino fu proposto ai sindaci di Sant’Alessio (Sinicropi), di Santo Stefano

(Freno) e di Laganadi (Calarco), di poter organizzare la prima edizione di Estate Ragazzi.

Tutti accolsero favorevolmente la proposta e a quella prima esperienza ne sarebbero seguite altre venticinque.

L’ultima edizione, infatti, è stata realizzata nell’anno 2012. A collaborare con me per la realizzazione delle attività,

nelle prime due edizioni arrivarono da Torino tre giovani animatori: Pierluigi Cerutti, Claudio Croce e Valentino

Matta. In seguito, il compito di animatori lo avrebbero svolto i giovani del territorio che partecipavano

regolarmente agli incontri formativi loro dedicati.

Gli obiettivi di "Estate Ragazzi"
La differenza tra una generica attività ed una formativa e educativa è determinata dalla presenza e

dal perseguimento di chiari obiettivi e da virtuose e coinvolgenti attività ad essi collegate. Gli obiettivi

di Estate Ragazzi erano esplicitamente orientati alla crescita armonica e valoriale dei destinatari

con l’esplicito intento di concorrere alla formazione di “Buoni cristiani e onesti cittadini”,

secondo il cuore di don Bosco.

Nelle ventisei edizioni, gli obiettivi sono stati i seguenti:

- vivere una piacevole esperienza di vacanza;

- accrescere il livello di socializzazione e di integrazione tra tutti i partecipanti,

provenienti dai comuni limitrofi;

- rispettare gli orari e partecipare ad ogni momento della giornata

in modo responsabile;

- acquisire nuove abilità operative e partecipare con impegno e costanza

ai laboratori manipolativi, artistici e creativi;

- migliorare il rispetto delle regole durante i giochi e i tornei sportivi;

- partecipare con impegno ai momenti di gruppo per assimilare

positivamente i contenuti della proposta formativa annuale.

I destinatari di Estate Ragazzi
Fin dalla prima edizione, l’attività fu riservata ai ragazzi e alle ragazze dai sei ai quattordici anni di età.

I partecipanti, in modo paritetico, per età e sesso, erano inseriti in quattro gruppi. Ogni gruppo

era identificato con un colore di maglietta e un proprio inno da cantare come saluto a inizio e fine giornata.

All’interno dei quattro gruppi, per facilitare la partecipazione di tutti, avveniva una ulteriore suddivisione

per fasce d’età: 6-8 anni, 9-11 anni e 12-14 anni. I partecipanti, nei primi anni provenivano dai comuni

di Sant’Alessio, Santo Stefano e Laganadi, dall’anno 1999 iniziarono a partecipare anche i ragazzi

del comune di Calanna, e negli ultimi anni, si aggiunse un folto gruppo di miei alunni, provenienti

dal quartiere Archi di Reggio Calabria. Le amministrazioni comunali a volte hanno contribuito alle spese

e concesso i locali scolastici per lo svolgimento delle attività, così pure il servizio scuolabus per gli spostamenti.

Prezioso è sempre stato il contributo, offerto sempre in modo volontario e gioioso, dalla schiera di giovani

animatori che si sono avvicendati nell’arco di ventisei anni di attività. Senza di loro non sarebbe stato

possibile realizzare questo piccolo miracolo, chiamato "Estate Ragazzi".

A tutti loro va la mia grande riconoscenza e un immensa gratitudine.

La giornata-tipo di Estate Ragazzi
Le azioni educative di ogni edizione ruotavano tutte attorno alle tematiche contenute nella proposta formativa

annuale. La durata di ogni edizione era di dieci giorni. La giornata iniziava alle ore 9,00 con l’arrivo dei

vari gruppi provenienti dai paesi vicini. Il saluto dei vari gruppi segnava l’inizio ufficiale delle attività giornaliere.

Subito dopo c’era la presentazione del tema del giorno. Seguiva il momento formativo per gruppi e per fasce

d’età, durante i quali i partecipanti erano sollecitati a discutere e confrontarsi sui punti ritenuti più importanti.

Il sussidio formativo, contenente la proposta annuale, era legato a personaggi biblici, o a film famosi

con grande impatto educativo.

Si passava poi al momento tanto apprezzato dai ragazzi riservato ai laboratori manipolativi, artistici e creativi.

In modo esemplificativo si richiamano i principali laboratori attivati nel corso degli anni: pirografia, gessi, traforo,

cucito e ricamo, perline, scoubidù, decoupage, bricolage, dame. Prima della pausa pranzo, che ciascun

partecipante portava da casa, si svolgevano le prove di canto, dei balletti e delle scenette, in preparazione

dello spettacolo finale che concludeva ogni edizione. Il pomeriggio era riservato ai tornei sportivi: calcetto,

basket, pallavolo e giochi di abilità. Nell’ultima mattinata si svolgeva una suggestiva olimpiade, abilmente

preparata dal carissimo Giuseppe Zimbalatti, coadiuvato dagli altri animatori. Il penultimo giorno si celebrava

la S. Messa e, quando è stato possibile, sono state programmate anche le confessioni.

Allo spettacolo finale, realizzato a turno nelle piazze principali dei vari comuni, partecipavano i genitori,

le autorità civili e religiose, amici e simpatizzanti. Da tutti, la serata finale è sempre stata definita come la più

bella manifestazione estiva del territorio. La “ciliegina” sulla torta è sempre stata la vendita dei manufatti

realizzati dai ragazzi nei vari laboratori. Le somme raccolte sono sempre state inviate alla missione

salesiana del Kenia dove operava don Felice Molino, mio grande maestro e amico.

Foto e immagini di piacevoli e indelebili esperienze educative
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