Formazione
Le mie presentazioni in Power Point
Premessa:
Le presentazioni che seguono hanno lo scopo di contribuire ad accrescere e migliorare
conoscenze e competenze degli educatori (in modo particolare genitori e insegnanti) su specifici temi.
In questo periodo storico, fortemente segnato proprio dall' EMERGENZA EDUCATIVA, la famiglia
e la scuola sono costantemente chiamate in causa per mettere in atto la nobile arte di educare.
I temi e i contenuti proposti sono il frutto di studi, aggiornammenti professionali e di 40 anni di
servizio educativo svolto nelle scuole, nelle parrocchie, negli oratori e nell'associazionismo giovanile.
Pertanto, ho deciso di pubblicarle sul mio sito Internet e vogliono essere un omaggio e una consegna
per quanti sono impegnati nel difficile, impegnativo, ma anche prezioso e insostituibile ruolo di guida e
accompagnamento dei ragazzi e dei giovani. I ragazzi e i giovani credo che per crescere
e vivere bene abbiano bisogno di ricevere insegnamenti e testimonianze credibili, sani valori umani e
morali per aiutarli a spiccare il volo, in alto e con gioia, nel cielo della vita.
Religione cattolica
Preadolescenza
Adolescenza
Genitori
Educazione, società e cultura
Bioetica
Sessuologia
Campo scuola preadolescenti
Un po' di storia:
In seguito al mio ritorno in Calabria (1988), nell’anno 1992 iniziai la collaborazione con l’oratorio salesiano
delle FMA (Figlie di Maria Ausiliatrice) di Gallico, quartiere a nord di Reggio Calabria.
Sr. Marietta, responsabile dell’oratorio, mi chiese di prendermi cura della formazione dei ragazzi
con incontri settimanali. Insieme, organizzammo anche dei ritiri mensili a S. Alessio, ospitati nella
sala parrocchiale, con la partecipazione dei ragazzi del paese. Nacque una profonda amicizia, crebbero
le relazioni sociali tra i due gruppi e il nutrimento spirituale dei partecipanti. Dai ritiri mensili, vissuti con assiduità e
interesse da parte dei ragazzi, nacque l’idea di organizzare un campo scuola estivo a Gambarie con la
partecipazione annuale di oltre trenta preadolescenti provenienti dall'oratorio salesiano di Gallico e dalle
scuole medie del territorio dove io insegnavo religione. Col passare degli anni i ragazzi più grandi ebbero
la possibilità di sperimentare il servizio di animazione che poi durante l’anno avrebbero continuato a svolgere
all’oratorio di Gallico e nell’associazione don Bosco. Nei primi anni fummo ospitati presso la casa
canonica di Gambarie, suor Marietta e le ex-allieve Melina e Grazia curavano amorevolmente la preparazione
dei pasti ed erano per me motivo di sostegno e di accompagnamento nella conduzione del campo scuola.
In seguito, a causa di evidenti precarietà abitative, la sede del campo scuola divenne l’Hotel “Il Ritrovo”
della famiglia Romeo. Per anni, beneficiammo della generosità e dell’accoglienza riservataci da tutta la famiglia
che fece sentire ognuno di noi come a casa propria. Il campo scuola si svolse ininterrottamente dall’anno
1994 fino all’anno 2008. Intanto, nell’anno 2007 la madre ispettrice delle FMA ritirò le suore di Gallico e
l’oratorio passò sotto la gestione diretta della parrocchia. Questa decisione influì anche sulla prosecuzione
del campo scuola che si svolse per l'ultima volta nell'estate 2008. Dopo la partenza delle suore da Gallico fui
contattato dal parroco: don Francesco, il quale mi propose di assumere il ruolo di direttore dell'oratorio di Gallico,
riconoscendo e avendo apprezzato in passato le mie qualità organizzative e lo spirito salesiano che guidava
il mio servizio educativo con i giovani. Quel compito lo svolsi per due anni con molta determinazione e con
grande impegno. Riuscìi ad armonizzare le varie attività delle associazioni presenti nell’oratorio, favorendo una
transizione senza traumi.
Foto del campo scuola estivo di Gambarie
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Estate Ragazzi, un piccolo miracolo educativo
Un po' di storia:
La scintilla, che avrebbe dato l’avvio alle attività estive in terra di Calabria, scoccò nell’estate 1985, quando,
rivolgendomi al sindaco del tempo (Giambattista Sinicropi) feci notare come i giochi e i passatempi dei ragazzi
fossero vecchi e poco coinvolgenti. A quella osservazione il sindaco rispose: «Facci tu delle proposte che
l’amministrazione le sosterrà». Fu così che per l’estate 1986, nell’ambito della manifestazione: “Estate giovani”
furono organizzate tre attività: una rappresentazione teatrale dal titolo “Occhiali per vederci”,
un corso di chitarra (con la partecipazione di 12 ragazzi) e una serata musicale in piazza. Ad accompagnare
con le chitarre le canzoni dello spettacolo vennero da Torino due animatori dell’oratorio: Sergio Steffenino
e Fulvio Satta. Per l’estate 1987, dopo la felice e tanto apprezzata esperienza dell’anno precedente, con
la cooperativa “Aggancio” di Torino fu proposto ai sindaci di Sant’Alessio (Sinicropi), di Santo Stefano
(Freno) e di Laganadi (Calarco), di poter organizzare la prima edizione di Estate Ragazzi.
Tutti accolsero favorevolmente la proposta e a quella prima esperienza ne sarebbero seguite altre venticinque.
L’ultima edizione, infatti, è stata realizzata nell’anno 2012. A collaborare con me per la realizzazione delle attività,
nelle prime due edizioni arrivarono da Torino tre giovani animatori: Pierluigi Cerutti, Claudio Croce e Valentino
Matta. In seguito, il compito di animatori lo avrebbero svolto i giovani del territorio che partecipavano
regolarmente agli incontri formativi loro dedicati.
Gli obiettivi di "Estate Ragazzi"
La differenza tra una generica attività ed una formativa e educativa è determinata dalla presenza e
dal perseguimento di chiari obiettivi e da virtuose e coinvolgenti attività ad essi collegate. Gli obiettivi
di Estate Ragazzi erano esplicitamente orientati alla crescita armonica e valoriale dei destinatari
con l’esplicito intento di concorrere alla formazione di “Buoni cristiani e onesti cittadini”,
secondo il cuore di don Bosco.
Nelle ventisei edizioni, gli obiettivi sono stati i seguenti:
- vivere una piacevole esperienza di vacanza;
- accrescere il livello di socializzazione e di integrazione tra tutti i partecipanti,
provenienti dai comuni limitrofi;
- rispettare gli orari e partecipare ad ogni momento della giornata
in modo responsabile;
- acquisire nuove abilità operative e partecipare con impegno e costanza
ai laboratori manipolativi, artistici e creativi;
- migliorare il rispetto delle regole durante i giochi e i tornei sportivi;
- partecipare con impegno ai momenti di gruppo per assimilare
positivamente i contenuti della proposta formativa annuale.
I destinatari di Estate Ragazzi
Fin dalla prima edizione, l’attività fu riservata ai ragazzi e alle ragazze dai sei ai quattordici anni di età.
I partecipanti, in modo paritetico, per età e sesso, erano inseriti in quattro gruppi. Ogni gruppo
era identificato con un colore di maglietta e un proprio inno da cantare come saluto a inizio e fine giornata.
All’interno dei quattro gruppi, per facilitare la partecipazione di tutti, avveniva una ulteriore suddivisione
per fasce d’età: 6-8 anni, 9-11 anni e 12-14 anni. I partecipanti, nei primi anni provenivano dai comuni
di Sant’Alessio, Santo Stefano e Laganadi, dall’anno 1999 iniziarono a partecipare anche i ragazzi
del comune di Calanna, e negli ultimi anni, si aggiunse un folto gruppo di miei alunni, provenienti
dal quartiere Archi di Reggio Calabria. Le amministrazioni comunali a volte hanno contribuito alle spese
e concesso i locali scolastici per lo svolgimento delle attività, così pure il servizio scuolabus per gli spostamenti.
Prezioso è sempre stato il contributo, offerto sempre in modo volontario e gioioso, dalla schiera di giovani
animatori che si sono avvicendati nell’arco di ventisei anni di attività. Senza di loro non sarebbe stato
possibile realizzare questo piccolo miracolo, chiamato "Estate Ragazzi".
A tutti loro va la mia grande riconoscenza e un immensa gratitudine.
La giornata-tipo di Estate Ragazzi
Le azioni educative di ogni edizione ruotavano tutte attorno alle tematiche contenute nella proposta formativa
annuale. La durata di ogni edizione era di dieci giorni. La giornata iniziava alle ore 9,00 con l’arrivo dei
vari gruppi provenienti dai paesi vicini. Il saluto dei vari gruppi segnava l’inizio ufficiale delle attività giornaliere.
Subito dopo c’era la presentazione del tema del giorno. Seguiva il momento formativo per gruppi e per fasce
d’età, durante i quali i partecipanti erano sollecitati a discutere e confrontarsi sui punti ritenuti più importanti.
Il sussidio formativo, contenente la proposta annuale, era legato a personaggi biblici, o a film famosi
con grande impatto educativo.
Si passava poi al momento tanto apprezzato dai ragazzi riservato ai laboratori manipolativi, artistici e creativi.
In modo esemplificativo si richiamano i principali laboratori attivati nel corso degli anni: pirografia, gessi, traforo,
cucito e ricamo, perline, scoubidù, decoupage, bricolage, dame. Prima della pausa pranzo, che ciascun
partecipante portava da casa, si svolgevano le prove di canto, dei balletti e delle scenette, in preparazione
dello spettacolo finale che concludeva ogni edizione. Il pomeriggio era riservato ai tornei sportivi: calcetto,
basket, pallavolo e giochi di abilità. Nell’ultima mattinata si svolgeva una suggestiva olimpiade, abilmente
preparata dal carissimo Giuseppe Zimbalatti, coadiuvato dagli altri animatori. Il penultimo giorno si celebrava
la S. Messa e, quando è stato possibile, sono state programmate anche le confessioni.
Allo spettacolo finale, realizzato a turno nelle piazze principali dei vari comuni, partecipavano i genitori,
le autorità civili e religiose, amici e simpatizzanti. Da tutti, la serata finale è sempre stata definita come la più
bella manifestazione estiva del territorio. La “ciliegina” sulla torta è sempre stata la vendita dei manufatti
realizzati dai ragazzi nei vari laboratori. Le somme raccolte sono sempre state inviate alla missione
salesiana del Kenia dove operava don Felice Molino, mio grande maestro e amico.
Foto e immagini di piacevoli e indelebili esperienze educative